#MusicaDaDivanoTour

Lettere a una moglie #2 (ovvero l’esodo del duo con l’anello noto in tutto il mondo come Mienmiuaif) di Giuseppe Signorin

Ieri sera è iniziato il #MusicaDaDivanoTour, amore mio. Diciamolo senza mezze misure: è una seria alternativa ai rave party. Oltre a un modo di scroccare pranzi e cene, a seconda dell’orario. Siamo partiti da Casa Danese. C’erano papà Matteo, mamma Laura, il fratello maggiore Tobia, la sorella maggiore Maria, la sorella minore Margherita. Lo zio Emanuel e la zia Alice, con la piccola Lucia. Abbiamo girato il video della nostra nuova canzone, “Musica da divano”. Lo zio Emanuel ha fatto il Kubrick e ci ha ripresi mentre la cantavamo e “ballavamo”. Ho cantato e “ballato” pure io. In stile “divano”, ovviamente. Niente movimenti bruschi. L’ideale sarebbe un’immobilità assoluta. Ma è solo per ballerini esperti, tipo il punk di tuo marito. Non posso pretendere che tutti riescano a ballare in maniera così introspettiva come la mia. I vantaggi del #MusicaDaDivanoTour, rispetto ai rave party, sono numerosi. Intanto possono partecipare tutti, da zero a 2000 e più anni. Anche i santi sono invitati. Poi non servono pasticche (escluse le medicine: se uno è abituato a prendere qualcosa per la pressione alta o malanni vari, nessun problema). Senza considerare il fatto che il #MusicaDaDivanoTour ti arriva in casa, non devi prendere la macchina, andare distante, tornare tardi. È comodo come una serata per vendere il Bimby (magari riuscissi a venderlo, il nostro… potrei portarmelo dietro di nascosto durante il #MusicaDaDivanoTour… temo che mi scopriresti… sei evangelicamente astuta come un serpente…). I divani li hai sempre scelti tu (anche se i pantaloni li porto io). Ne abbiamo cambiati due (di divani, non di pantaloni). Quando ci siamo trasferiti e siamo passati dal divano arancione a quello di cui non ricordo o non capisco il colore, essendo io un maschio e trovandomi ora con il portatile in un’altra stanza, siamo rimasti diversi mesi senza. Quarant’anni nel deserto sarebbero passati in un baleno, in confronto. L’assenza del divano mi ha fatto però rivalutare la sua importanza. Guardare la tv sulla sedia, o per terra, infatti, è tutta un’altra cosa. Da quel momento dev’essere scoccato qualcosa, dentro di me. Ma penso anche dentro di te. Capisci l’importanza di una cosa solo quando la perdi. Quando sei costretto a farne a meno. Il #MusicaDaDivanoTour dev’essere stato concepito in quel periodo lì. Ok, la smetto di filosofeggiare. Che Dio protegga questo tour e ci faccia trovare divani con lo schienale alto così anche i miei cervicali potranno ringraziare. Ti amo.

 

Se vi sentite particolarmente buoni e volete dare una mano ai Mienmiuaif, cliccate qui 😎

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1 Comment

  1. Venite a fare il tour nel noatro divano!!!! È scomodissimo, ma la porta è aperta come i nostri cuori.
    Siamo a Bologna!!!
    Facciamo parte di un gruppetto di giovani sposi e sarebbe bellissimo fare questa serata coinvolgendo tutti!!

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