“Pompelmo Rosa Stories” di Giuseppe Signorin
Il fico di Pompelmo Fico sta portando la nipote, Pompelmo Oliva, a casa. Il papà di Pompelmo Oliva (il fratello di Pompelmo Rosa, l’Uomo che non si ricorda mai dove ha parcheggiato) non si ricorda dove ha parcheggiato e allora ha chiesto a Pompelmo Fico se per favore andava a prendere a scuola Pompelmo Oliva.
Un rosarietto colorato attorcigliato allo specchietto della Pompelmo Macchina fa da retina (tipo quelle da ping pong – nota del narratore: il ping pong è lo sport che, se non fosse già un campione di footgolf, Pompelmo Fico praticherebbe alla grande – fine nota del narratore), mentre sotto passa uno scambio di battute surreale tra il fico di Pompelmo Fico e la nipote Pompelmo Oliva, una di quelle adolescenti di oggi che pur conoscendo l’inglese ascoltano ancora John Lennon.
Pompelmo Oliva: “Zio, tu sei uno di quelli che vogliono imporre la verità”
Il fico di Pompelmo Fico: “Io? Tu piuttosto!”
Pompelmo Oliva: “Io? Non esiste nessuna verità. Ognuno deve essere libero”
Il fico di Pompelmo Fico: “Vedi che mi vuoi imporre la verità?”
Pompelmo Oliva: “No, io non impongo niente a nessuno. Non c’è nessuna verità da imporre, ognuno può pensare quello che vuole”
Il fico di Pompelmo Fico: “Infatti sei libera di pensare quello che credi, anche se sbagliato”
Pompelmo Oliva: “Vedi? C’ha ragione John Lennon, meglio un mondo senza religioni”
Il fico di Pompelmo Fico: “John Lennon è una religione. Una religione nichilista scambiata per rivoluzione”
Pompelmo Oliva: “No, John Lennon ci voleva liberare dalle religioni. Quante guerre sono successe a causa delle religioni, zio???”
Il fico di Pompelmo Fico: “Pochissime. Le guerre per motivi religiosi sono una percentuale minima nelle guerre totali. Uno dei secoli più devastati è stato il 900, il secolo del progresso, il secolo che ha dichiarato la morte di Dio. E poi mica sono tutte uguali le religioni!”
Pompelmo Oliva: “Valla a raccontare a qualcun altro. L’ho studiata la storia: tutte uguali le religioni. E i martiri? Come si può uccidere per Dio???”
Il fico di Pompelmo Fico: “Ma guarda che i martiri cristiani vengono uccisi, mica uccidono! Sono l’esatto contrario!”
Pompelmo Oliva: “Basta, zio, tu sei di parte. E poi siamo arrivati. Buon pranzo”
Il fico di Pompelmo Fico: “Buon pranzo”
Allontanandosi, il fico di Pompelmo Fico esplode imbrattando la Pompelmo Macchina con la sua densissima e zuccherosissima polpa rossiccia. Non tanto per lo scambio di battute surreale con la nipote Pompelmo Oliva, quanto per la brillante idea di avere acceso la radio, subito dopo, e tadan aver sentito le prime note di “Imagine” di John Lennon (si fosse chiamato John Lemon, forse gli sarebbe piaciuto di più, sia a lui che a Pompelmo Rosa – nota del narratore: la famiglia dei Pompelmi porta anche il nome latino di Citrus x paradisi, “limone per il paradiso”; quel pacifista di John Lennon invece immaginava un mondo senza paradiso, era privo di ogni scrupolo per i citrus come Pompelmo Fico e Pompelmo Rosa – fine nota del narratore), dicevamo, “Imagine” di John Lennon che continuano a mandare in onda in commemorazione delle vittime di un recente attentato a Parigi, e non ha resistito.